Il secondo edificio per volumetria,
articolato su due piani di circa 110 mq ciascuno.
Adibito un tempo a stalla e fienile, è stato oggetto del primo intervento
di restauro, quando il WWF ha cominciato il lavoro a Villa Paolina nel 1992.
Infatti il tetto era parzialmente caduto e la restante parte minacciava crollo,
situazione che rendeva pericolosa la fruizione del parco per le visite scolastiche,
iniziate quasi subito.
Per questo motivo, con i pochi fondi a disposizione, si è provveduto a far
ricostruire il tetto, mentre gli attivisti si sono adoperati per restaurare
o ricostruire tutti gli elementi in legno, che decorano il cornicione con
bell'effetto, tipico di molte case di campagna.
Negli anni di lavoro sulla villa e sugli altri edifici minori, il rustico
è servito da magazzino per ricoverare i vecchi mobili superstiti dell'arredo
originale della villa, e come officina e deposito attrezzi.
Il fienile, ingombro di paglia, sarmenti, ramaglie e materiali vari, è stato
sgomberato con una lunga e faticosa opera di volontariato, tra nuvole di polvere,
ragnatele e tanta fatica. A fronte di una precisa convenzione tra Comune,
WWF ed Ente Parchi Astigiani, il rustico è stato affidato all'Ente Parchi,
per realizzarvi un ostello , destinato ad accogliere una classe di 25 alunni
e i loro accompagnatori.
Nel progetto, si è conservata accuratamente la tipologia dell'edificio, senza
snaturarne l'aspetto così caratteristico: per esempio, è stato mantenuto
il "grigliato" di caratteristici mattoni sagomati, che serviva a chiudere
il fienile sul lato esposto a Nord.
La ristrutturazione di questo edificio ha concluso i lavori di restauro di
tutto il complesso edilizio, permettendo inoltre la definitiva sistemazione
degli spazi esterni, dei parcheggi, viale d'accesso, ecc.
L'ostello, inaugurato a settembre 2002 è ora disponibile per accogliere
scuole e servire da base per soggiorni di ecoturismo nei boschi di Valmanera.