LA
LEGNAIA
Struttura in ferro
e rete, un tempo adibita a pollaio e conigliera, era in condizioni di completo
degrado, col tetto in lamiera crollato e gran parte dei montanti arrugginiti
in modo tale da renderli pericolanti.
Il suo restauro è iniziato nel 1993, con l'intenzione di creare una legnaia
proprio nei pressi dell'ingresso, anche per accumulare in modo ordinato tutto
il legno di risulta dai lavori di rifacimento dei tetti degli edifici e dei
primi urgenti lavori di sistemazione della vegetazione circostante il pianoro
degli edifici.
Tutta la struttura in metallo è stata consolidata o sostituita nelle parti danneggiate,
rivestita di una robusta griglia metallica verde, colore che è stato dato a
tutta la costruzione, mentre il tetto è stato migliorato rispetto all'originale,
con capriate in ferro, ricoperte da una orditura in legno e copertura finale
in coppi, rendendo gradevole l'aspetto e uniformandolo a quello degli altri
edifici.
Il pavimento è stato ricostruito con uno strato di mattoni a secco messo in
opera dai volontari; va segnalato che durante l'opera di preparazione del sottofondo
è venuto alla luce uno strato di foglie fossili, che è la continuazione di quello
già scoperto
nell'opera di costruzione della "palificata".
Durante tutto l'inverno
'93-'94 volontari del WWF hanno lavorato a togliere chiodi e altre cose pericolose
dai tronchi e listelli della grande catasta accumulatasi durante i lavori dei
tetti, e nella primavera del 1994 tutto il legno è stato tagliato grazie all'aiuto
di due fratelli agricoltori, Gabriele e Sergio Argenta, di una cascina vicina
a Villa Paolina e "incappato" nella legnaia dai volontari del GRUPPO
MICOLOGICO, sez. Camisola di Asti.
Da quando nella villa sono in funzione due camini a legna, il "carburante" accumulato
nella legnaia è in fase di attivo consumo.