la notte dei ricercatori

28 settembre 2012
Per il primo anno la Notte dei Ricercatori si è svolta in modo ufficiale anche ad Asti, grazie alla collaborazione tra WWF-Oasi, Centro di Educazione Ambientale “Villa Paolina” e il Polo Universitario di Asti, ASTISS (= Asti Studi Superiori).
La manifestazione, che ha ottenuto una buona eco di stampa sui giornali locali, si è aperta alle 17 nell’Aula Magna dell’Università di Asti con i saluti del Presidente del Consorzio Universitario, dr. Michele Maggiora, che ha ricordato quali sono i soggetti che costituiscono il Consorzio e le aspettative che sempre di più si fondano su questa realtà; il sindaco di Asti, avv. Fabrizio Brignolo ha confermato l’interesse della nuova amministrazione comunale nei riguardi dell’Università e della Scuola di Biodiversità che si sta sviluppando a seguito della convenzione e degli sforzi sinergici del Consorzio universitario astigiano e del WWF, con epicentro Villa Paolina; infine il presidente nazionale di WWF-Oasi, dr. Antonio Canu ha ribadito l’importanza della ricerca scientifica per la conservazione e la corretta gestione della Natura e si è soffermato sul prezioso, ma talvolta misconosciuto lavoro dei ricercatori.
Dopo i saluti alle numerose autorità presenti di Francesco Scalfari, direttore di ASTISS, il quale ha spiegato gli scopi dell’evento, Giorgio Baldizzone, responsabile del Centro di Educazione Ambientale “Villa Paolina” ha presentato i due relatori, cioè Umberto-Gallo-Orsi, esperto di conservazione della Natura e Giovanni Onore, entomologo, frate marianista, notissimo per la sua grande opera di salvaguardia di importanti lembi di foresta amazzonica e andina dell’Ecuador, oltre che per il suo impegno umano e sociale per le popolazioni locali.
Il pubblico partecipante, oltre alle autorità politiche locali e regionali, era composto da docenti universitari di varie città, ricercatori, specializzandi, naturalisti, e ambientalisti, oltre che da insegnanti e cittadini interessati alla conservazione della Natura.
La conferenza di Gallo-Orsi era dedicata alla presentazione del progetto di “Scuola di Biodiversità”. La relazione, molto chiara e improntata alla estrema praticità, partendo da un’indagine europea sulla conoscenza del concetto di biodiversità nell’opinione dei cittadini europei, si è sviluppata attraverso alcuni concetti sul valore della biodiversità declinata in varie accezioni, per segnalare successivamente il grave problema della distruzione degli ambienti naturali con conseguente depauperamento drammatico o estinzione di innumerevoli specie. La relazione ha poi fatto un sommario delle numerose iniziative messe in atto dal WWF nell’ambito di Villa Paolina in collaborazione con l’Università di Asti, quelle di Torino e del Piemonte orientale, l’ARPA dipartimento di Asti e altri soggetti, tutte identificabile nel quadro della Scuola di Biodiversità, che ha avuto il suo primo momento ufficiale nel convegno del 2007 sulla Biodiversità della Provincia di Asti, con la realizzazione di un volume di Atti nel 2009. Sono state elencate le varie finalità della Scuola e i soggetti che ne potranno usufruire, da quelli pubblici, come tecnici di amministrazioni comunali e non solo, da studenti e laureati, fino a dottorandi, per arrivare nel medio periodo a un master post-universitario.
La conferenza di Giovanni Onore, ha come sempre colpito e affascinato gli ascoltatori, sia per la bravura della persona, sia per la sua ben nota carica umana. La presentazione di molte immagini dell’Ecuador, della sua natura ricchissima, della sua popolazione multietnica, della sua agricoltura, attraverso aneddoti, testimonianze di vita, battute argute, ma tutto con grande rigore scientifico, ha trasportato il pubblico in una realtà lontana e affascinante. Onore ha ricordato anche come scelte di vita e abitudini consumistiche del mondo più ricco, possano rapidamente distruggere una biodiversità irripetibile; anche la documentazione dei gravi effetti dell’aumento globale della temperatura terrestre ha avuto il suo spazio e ha chiuso la conferenza, un’altra puntata dello stretto legame di Giovanni Onore con la sua terra di origine, Asti, e quella di adozione, l’Ecuador.
Alle 20 ci si è trasferiti nell’Oasi WWF di Valmanera, a Villa Paolina, dove la cooperativa No Problem ha allestito un cena, di cui ha donato l’intero ricavato per il progetto Otonga di Giovanni Onore. L’afflusso sia alla cena che alle varie attività ha superato ogni previsione e si calcola che oltre 250 persone abbiamo partecipato all’evento, con una folta rappresentanza di giovani e bambini, molto attenti, vivaci e gioiosi.
Nell’edificio principale, la villa, si sono susseguite le visite al Museo Naturalistico, unica realtà di questo tipo nella città di Asti, sotto la guida di esperti naturalisti del WWF (Anna e Renato Barbero, Marco Demaria, Fabrizio Pensati). Negli stessi locali, due specialisti dell’ARPA di Asti (Sara Vazzola e Andrea Bottino) hanno spiegato al pubblico l’utilizzo delle macrofite e dei macroinvertebrati per la valutazione della qualità delle acque; hanno anche proiettato un filmato con la principali forme di vita delle acque dolci.
Nella sala convegni, alle 21 sono iniziate le presentazioni di alcune attività:
Per primi alcuni volontari LIPU hanno mostrato al foltissimo pubblico 3 rapaci notturni curati e resi abili alla reimmissione in natura nel loro Centro per la Fauna Selvatica di Tigliole (AT): un allocco e due civette; dopo le spiegazioni sulla loro biologia e ruolo nell’ambiente si è proceduto alla loro liberazione nell’oasi, momento emozionante, molto gradito soprattutto dai bambini.
La seconda relazione è stata presentata da Elena Patriarca, ricercatrice, specialista teriologa, che col marito Paolo Debernardi fa parte del Centro Chirotteri del Piemonte. Sono state fornite numerose spiegazioni sui chirotteri, la loro morfologia, biologia, ruolo nell’ambiente, minacce, causa del declino o scomparsa di molte popolazioni. Sono stati presentati vari esempi pratici su cattive pratiche che portano all’allontanamento d’intere colonie e buone pratiche che permettono di conservarle. Successivamente, mediante l’uso del bath-detector si sono rilevati i suoni emessi da vari individui in volo sull’oasi e si è spiegato come tramite questi suoni si possano individuare varie specie.
L’ultima relazione è stata gestita dal Gruppo Astrofili “Beta Andromedae” di Asti, molto attivo nella divulgazione dell’osservazione delle stelle e da sempre impegnato contro l’inquinamento luminoso. Gli esperti del Gruppo hanno presentato suggestive diapositive di stelle, pianeti, galassie, alcune molto recenti conseguenti alla messa in orbita dei moderni telescopi spaziali. Purtroppo non è stato possibile passare all’osservazione diretta del cielo con un telescopio a causa della copertura di nuvole, dalle quali a tratti spuntava la luna.
Va segnalata anche la messa in opera in un prato dell’oasi di una trappola per lepidotteri a volo notturno con un tubo di luce attinica da parte di Oscar Maioglio, biologo astigiano, che ha realizzato la sua tesi di laurea presso l’Università di Torino, partecipando a un progetto nazionale di WWF-Oasi, articolato su 10 oasi dal Trentino alla Sicilia, con lo scopo di censire la biodiversità a lepidotteri di alcune oasi e di valutare i possibili effetti del riscaldamento globale sullo spostamento verso Nord di molte specie.
La manifestazione si è conclusa a mezzanotte, mentre cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia.


CONFERENZA SUI CHIROTTERI
OSSERVAZIONE DI MACROINVERTEBRATI
SALA CONVEGNI
SALA CONVEGNI
VISITA AL MUSEO
CENA
TRAPPOLA PER LEPIDOTTERI
LIBERAZIONE DELL'ALLOCCO