L’iniziativa,
svolta in collaborazione tra WWF e l’Università di Asti,
ha ottenuto un lusinghiero successo, nonostante la pioggia abbia cominciato
a cadere in concomitanza dell’apertura dell’Oasi di Valmanera
al pubblico.
Il flusso di visitatori (oltre 100) è stato ininterrotto dalle
17,30 fino oltre le 22 e tutte le postazioni scientifiche / divulgative
sono state molto apprezzate. I bambini, intervenuti numerosi, hanno partecipato
con entusiasmo agli esperimenti dello “scienziato stravagante”
Fabio Viarengo, operatore del Centro di Educazione Ambientale che aveva
allestito un originale tavolo di esperimenti chimici nel portico-sala
convegni, ove era presente anche un laboratorio in lingua inglese e lo
stand istituzionale del WWF, con materiale vario, tra cui manufatti di
avorio vegetale dell’Ecuador (aiuti al progetto di Otonga) e borse
per la spesa in tela, prodotte da Giampiero Monaca.
Nel museo tutte le postazioni corredate di microscopi, computer, telecamere,
pannelli illutrativi, hanno permesso a molti adulti e bambini di accostarsi
in qualche caso per la prima volta ad attrezzature scientifiche e di ricevere
ricche informazioni su argomenti interessanti:
- I macroinvertebrati (larve e insetti presenti nelle acque dei fiumi)
come indicatori biologici a cura di Sara Vazzola e Andrea Bottino dell’ARPA
di Asti.
- Le zanzare e la loro biologia a cura di Marco Demaria, esperto del settore,
coinvolto nel programma di lotta a questi fastidiosi insetti.
- Le farfalle notturne come indicatori di biodiversità e dei cambiamenti
climatici a cura di Giordana Marchese e Oscar Maioglio, studenti delle
Università di Alessandria e di Torino impegnati con le loro tesi
di laurea nel progetto che si svolge nell’oasi WWF di Valmanera.
Hanno anche portato una gabbia contente insetti-stecco vivi, che hanno
suscitato grande curiosità per il loro spiccato mimetismo e la
strana forma del corpo.
- La stazione d’inanellamento degli uccelli, a cura di Enrico Caprio,
ricercatore dell’Università di Torino, che ha illustrato
tecniche e risultati dei vari anni d’inanellamento nell’oasi
WWF di Valmanera; sono state anche presentate immagini di cincie durante
la nidificazione e lo sviluppo dei piccoli, riprese con una telecamera
dentro a un nido artificiale collocato davanti a Villa Palina.
- Tutto il Museo del Territorio, in particolare per quanto riguarda gli
aspetti dedicati all’entomologia, è stato illustrato con
numerose visite a cura di Renato Barbero, che ha il ruolo di conservatore
delle collezioni d’insetti presenti nel Museo, che rappresentano
ormai un significativo patrimonio scientifico e didattico non solo per
la città di Asti.
Al piano superiore di Villa Paolina sono state collocate due postazioni
molto suggestive:
- Il Gruppo Micologico “G.Camisola” di Asti, con Michele Chiattone,
Piero Macario e il segretario Gianni Cantarella, ha presentato il lavoro
relativo al censimento di tutte le specie di funghi dei Boschi di Valmanera
con i reperti essiccati contenuti in sacchetti idonei, e alcune specie
di funghi freschi raccolti in parte nell’Oasi di Valmera.
- Il Gruppo Botanico Astense, con i botanici Amalita Isaja e Lorenzo Dotti,
eccellente artista naturalistico, che ha portato numerosi acquerelli riproducenti
le principali orchidee selvatiche dell’astigiano, anche mediante
le tavole prodotte per l’Oasi affiliata WWF “Forteto della
Luja” di Loazzolo. E’ stato presentato il lavoro di ricerca
condotto in tutto il territorio astigiano per il censimento delle orchidee,
importanti indicatori ecologici e lo schema del volume / manuale da campo
che dovrà servire a tutti gli appassionati e ai semplici escursionisti
per riconoscere agevolmente questi splendidi fiori.
Nel “Salone del Pittore”, la sala conferenze dell’ultimo
piano, il Gruppo Astrofili di Asti “Beta Andromedae” non avendo
la possibilità di proporre l’osservazione diretta con telescopio
della volta celste, ha presentato una proiezione didattica sulle stelle
e i pianeti, con moltissime informazioni, partendo dall’importante
problema dell’inquinamento luminoso e dal corretto uso dell’illuminazione
pubblica e privata.
Nel ringraziare le tante persone intervenute e tutti i ricercatori professionisti
e “dilettanti” che hanno animato la serata, il WWF dà
fin d’ora appuntamento a tutti per l’edizione della “Notte
dei Ricercatori” del prossimo anno.
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