LA NOTTE DELLA CIVETTA
Sabato 14 marzo 2009

LOGO DELLA  NOTTE DELLA CIVETTAIdeata in Francia nel 1995 dall’esperto Jean Claude Genot, la “Notte della Civetta” è ormai un appuntamento di respiro europeo: con l’obiettivo di far conoscere i rapaci notturni, in ogni edizione coinvolge migliaia di persone.
Ad Asti un centinaio di curiosi e appassionati naturalisti si sono ritrovati il 14 marzo nell’Oasi WWF di Valmanera, dove adulti e bambini erano molto eccitati all’idea d’incontrare le civette. La manifestazione, preceduta dall’osservazione di un fantastico volo di 19 gru alte nel cielo, dirette a Nord, è iniziata con una proiezione sui rapaci notturni, a cura degli ornitologi Irene Pellegrino ed Enrico Caprio, che ha anche illustrato l’iniziativa sull’atlante dell’avifauna del Comune di Asti; a seguire, Domenico Marinetto, delegato LIPU di Asti, ha illustrato le attività del Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Tigliole.
Dopo la cena, si è svolta la parte più suggestiva, nell’oasi avvolta dalla notte, con il “lancio” dei richiami di alcuni rapaci, gufo, allocco, civetta con un registratore e l’attesa della risposta: dal bosco ha cominciato a rispondere un allocco, che è volato altrove con un fruscio d’ali, poi una civetta e un’altra ancora giù verso il rio. Momenti di grande fascino, cui hanno partecipato anche alcuni illustri ornitologi, associati al GPSO (Gruppo Piemontese Studi Ornitologici), tra cui Giovanni Boano, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola.

LA NOTTE DELLA CIVETTA: ENRICO CAPRIO